LO SPAZZINO

Si alza alle cinque
con gli occhi assonnati
e alle sei e mezzo è già
a lavorare,
scopa nelle mani

e calzoni strappati,
un paio di scarpe
tre volte aggiustate.

Si gira il rione e lustra le strade
prima che diventi giorno
sono tutte finite.
Dopo, per le case deve girare
per ritirare i sacchi
con l’immondizia.
Verso le due, con scopa e carrello
rientrano gli spazzini,
fanno la fila
parlano e ridono
finito il giorno di lavoro
il pomeriggio è ancora vivo
ha il tempo
di andarsi a cambiare
per andare al cinema
oppure a passeggiare.
Vita schifosa e senza onore
calli e ignoranza
e, amore del Signore.

Brutto chi è nato
senza denari,
se lo mangiano i cani
e può anche morire.