LIONS CLUB LICATA
ANNO SOCIALE 2003- 2004
Presidente Ing. GIUSEPPE GABRIELE
"LA RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO:
RAGIONI E SFIDE DEL CAMBIAMENTO"
Si è svolto il 27 dicembre 2003, presso la sede della B.P.S.A. di Licata, Palazzo Frangipane, un interessante conferenza sulla Riforma del sistema scolastico: ragioni e sfide del cambiamento.
La conferenza è stata organizzata dal Lions Club di Licata e dall'UCIIM di Licata.
Dopo i rituali saluti da parte della Presidente dell'UCIIM Prof. Anita Montana e del Presidente Lions Ing. Giuseppe Gabriele ha relazionato il relatore: Prof. Ettore Sammartano.
Il Professore ha elencato le novità della riforma scolastica dando un giudizio poco positivo sull'intera riforma della Moratti che così ha riassunto;
1) a. La costituzione italiana è radicalmente riformata (artt.33-34, 116-117)
b. Scompare il ministero della P.I. e i suoi poteri sono attribuiti alle regioni. Responsabilità residuali restano ad un organismo di coordinamento federale.
c. Le regioni governano la P.I. nell'ambito di legge cornice federali.
d. Incarichi a tempo determinato rinnovabili.
2) Parificazione tra scuola statale e non statale con:
a. Accordi di programma tra istituti scolastici ed enti pubblici e privati.
b. Bonus per la scuola dell'obbligo.
c. Defiscabilità totale per ogni altro ordine di scuola, purchè conforme agli standard prefissati.
3) In ogni scuola ha rilevanza il consiglio di amministrazione, composto da docenti, genitori e studenti, rappresentanti di municipalità, imprese, associzionismo locale: tale consiglio, oltre che sull'amministrazione generale, decide sui programmi didattici per la parte flessibile, acquisito il parere del colleggio docenti.
4) Ogni corso deve comprendere materie fondamentali (comuni a tutte le scuole del ciclo) e complementari (area di flessibilità) di importanza crescente con il livello e l'indirizzo della scuola, collegate con le esigenze della professione e/o della realtà locale.
5) Eliminazione del valore legale del titolo di studio, sostituito, per la pubblica amministrazione, da esami teorici e pratici sulle specifiche attività da svolgere, e da punteggi derivati da pubblicazioni e ricerche documentate.
6) La laurea deve essere abilitante all'attività professionale, con conseguente eliminazione degli albi professionali e dell'esame di stato abilitante.
7) Riforma universitaria orientata alla flessibilità e alla modualarità:
a. Reciproco riconoscimento dei crediti formativi tra laurea breve e laurea, e tra diverse università a condizione di reciprocità.
b. Cessazione del regime attuale di prescizione degli esami dati: gli esami sostenuti non cadono mai in prescrizione e sono riutilizzabile previo test accertativo.
8) L'obbligo di frequenza scolastica è elevato a 16 anni secondo i cinque cicli descritti:
a. La scuola è articolata in cicli (gradini) biennali con acquisizione, per ogni ciclo, di capacità operative immediate.
b. Rifiuto quindi della scuola a blocchi monolitici (3 media + 5 licei + 4/6 università oppure l'8 + 8 di Berlinguer).
9) Basta con i binari morti (o monodirezionali) nella scuola che non consentono allo studente di proseguire o cambiare il piano di studi:
a. Oggi esistono tipi di scuola statali e non, regionali, comunali, aziendali, tutti collegati tra loro.
b. Non si devono perdere anni di studio, ma si deve capitalizzare secondo moduli di studio integrati e complementari.
c. Pluridirezionalità quindi nel corso di studio con possibilità di passaggio ad altri indirizzi di studio senza perdere il credito formativo acquisito.
10) Istituzione del libretto scolastico che registra tutti i crediti formativi acquisiti:
a. In ogni ordine di scuola riconosciuta: pubblica o privata, federale, regionale, statale e non statale, municipale, aziendale, enti/associazioni private, servizio militare, servizio civile, volontariato.
b. In ogni fase di vita lavorativa (formazione permanente).
Alla fine della relazione c'è stata un'ampia discussione tra il professore Sammartano e il numeroso pubblico specialmente di insegnanti presenti.