LIONS CLUB LICATA
ANNO SOCIALE 2001- 2002
Presidente Ing. ROSARIO BONVISSUTO
SERVICE DISTRETTUALE
“CULTURA D’IMPRESA: IL CAPITALE DI CONCORDIA”
ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI “Ines Giganti Curella” - Licata
“FONTANELLA: UN BENE DA SALVARE”
Gli Alunni Scolastici
Bulone Gaetano V A - Puzzangaro Salvatore V A
Anno Scolastico 2001/2002
RELAZIONE
OGGETTO:
Rilievo, restauro e valorizzazione dell’opera idraulica”Fontanella”.
La storia dell’opera idraulica nota con il nome di “Fontanella” è ben illustrata nel libro “Licata città demaniale”, del prof. Luigi Vitali, da cui si apprende che sino al 1559 a Licata non esistevano fontane pubbliche, il che spingeva la popolazione, costantemente in preda alla penuria di acqua potabile, a rifornirsi presso le sorgive di vari pozzi continuamente espurgati dal comune. Fu appunto nel 1559 che s’iniziò la costruzione dell’acquedotto non senza problemi di natura conflittuale tra interessi pubblici e privati.
Un’opera che risale appunto al ‘500 e di rilevante valore storico.
(Uno scorcio dell’opera)
Il degrado in cui quest’opera è mantenuta oggi è facilmente “apprezzabile” percorrendo via architetto Licata poco prima di raggiungere l’ospedale cittadino.
In base al bando del concorso, abbiamo ritenuto opportuno ed attinente al tema interessarci del recupero, anche strutturale dell’opera considerato il corso di studi frequentato.
Il primo passo per poter affrontare la questione è stato rilevare sul posto le misure della fontana in modo da poter tracciare i primi schizzi da cui poi gli elaborati grafici in formato AUTOCAD (scendi a fine articolo per vederli); elaborati che rappresentano in varie scale di rappresentazione la pianta e i 4 prospetti laterali, successivamente integrati con una visione tridimensionale su proiezione assonometrica dell’opera stessa, con soddisfacenti risultati anche dal punto di vista grafico e rappresentativo.
Il secondo passo del nostro lavoro è stato analizzare sul posto le caratteristiche dell’opera in modo da individuarne gli aspetti più rilevanti.
Osservando a fondo la fontana, ci siamo resi conto che, seguendo la strada, è possibile risalire al vecchio tragitto della fontana che non corrisponde a quello odierno, evidentemente troncato in passato per permettere il passaggio della strada. Seguendo questo percorso individuabile per la caratteristica serie di torri cilindriche in pietrame, abbiamo localizzato e fotografato il punto da cui l’acqua percorre il tragitto fino a incanalarsi verso la fontana. E’ evidente anche il punto in cui una frana ha interrotto questo percorso esterno.
Ma tornando alla fontana nel suo complesso principale, abbiamo continuato il nostro lavoro realizzando un servizio fotografico dell’opera, per focalizzare tutti gli aspetti da trattare.
Iniziamo quindi col trattare quegli aspetti che secondo noi contrastano con il valore dell’opera cercando di suggerire le eventuali soluzioni reputate idonee.
Il primo fattore che sicuramente non può che cogliere l’attenzione dell’osservatore è la presenza di una vera “selva” di piante selvatiche esteticamente orribili che per poco non nascondono l’opera dietro i propri fusti.
La soluzione più appropriata ci sembra la rimozione delle piante e delle sterpaglie sostituendole con un più appropriato prato all’inglese con piantine fiorate e/o piante grasse di bassa statura .
Le piante insediatesi negli anfratti della struttura devono anch’esse essere estirpate effettuando un’accurata pulizia per evidenziare l’aspetto invecchiato del pietrame da costruzione.
Nei due prospetti più stretti sono presenti finestre che mettono in comunicazione l’interno della fontana con l’ambiente esterno. Tali fessure però, spesso sono state scambiate per dei cassonetti dei rifiuti, col risultato che all’interno della fontana si può trovare di tutto.
Onde evitare questi spiacevoli eventi, secondo noi sarebbe opportuna la messa in opera di una lastra di plexiglas spessa con la duplice funzione di evitare il getto di rifiuti e allo stesso tempo di permettere la visione dell’ambiente interno.
Tra l’altro, l’ambiente interno dovrebbe essere illuminato mediante lampioncini in stile antico emananti luce gialla soffusa che evidenzino la particolarità dell’acqua che sgorga direttamente dal terreno con un effetto estetico brillante.
(L’ambiente interno della fontana)
La zona in cui l’acqua sgorga dalla fontana è stata costruita con conci di pietra formanti vasche di raccoglimento che incanalano l’acqua fino alla griglia di sbocco.
Con il tempo però l’acqua ha accumulato detriti e ha favorito la formazione di piante acquatiche, muschio, limo e sostanze fangose che in parte ostruiscono il passaggio dell’acqua e che non sono esteticamente gradevoli.
Queste vasche, tra l’altro di piccole dimensioni, necessitano quindi di un’accurata pulizia, provvedendo anche alla sostituzione della griglia di sbocco ormai irrimediabilmente arrugginita e necessariamente da sostituire.
(Particolare delle vasche di raccoglimento)
Un altro intervento importante è individuabile nella sostituzione del recinto in ferro arrugginito in avanzato stato di degrado, di nessuno spessore storico che circonda l’area dell’opera.
La sostituzione potrebbe essere effettuata con innumerevoli alternative, ma noi consigliamo come le più appropriate, due diverse soluzioni:
1) paletti in legno color naturale intrecciati in modo da formare delle x
2) recinto in ferro battuto come da rappresentazione grafica.
Un ultimo accorgimento deve essere effettuato affrontando il problema dell’illuminazione notturna dell’opera che dovrebbe essere risolto piazzando dei riflettori puntati verso l’alto alla base dell’opera. Proiettori di luce gialla che così posizionati non creerebbero intralcio né alla circolazione dei veicoli accanto alla fontana, e nemmeno alle abitazioni civili limitrofe eventualmente infastidite dai fasci di luce di proiettori montati in maniera errata.
Concludendo, secondo noi questa azione di restauro servirebbe a dare maggior risalto ad un’opera come la Fontanella che in una città potenzialmente turistica come Licata è necessaria per integrare il grande patrimonio culturale che la città possiede e che spesso viene sottovalutato se non addirittura calpestato.
(Prospetto Ovest con inquadratura Nord-Ovest)
gli elaborati grafici in formato AUTOCAD