LIONS CLUB LICATA

Anno sociale 2015-2016  
Presidente: Nicolò La Perna

MEMORIAL ROSA BALISTRERI 
Rassegna del meglio

NOTTI D'ESTATI
Vincenzo Schembri
legge Angelo Amato

 

 

 

NOTTI D’ESTATI

Silenziu,
divina sinfunia d’infinitu...!
L’ecu di sta paci senza fini
mi chiuj ni la morsa d’un misteru.
Lu cori miu, comu frantumatu,
mi fa sintiri un cucciddru di rina,
na’ cosa senza storia né senzu,
dispersa ni ‘ll‘oceanu ‘nfinitu.
Ascuntu attornu... ... Sentu sulamenti
li me’ suspira e un parpitari d’onda.
M’assali allura l’incubu du nulla
e la sinzazioni diprimenti
d’essiri sulu ‘ntuttu l’universu.
Ma all’impruvisu chi gran maraviglia!
Cumpari ‘ncelu na’ fascia di luci,
ca l’animu rischiara e la natura.
E subitu di detru la cullina
spunta arridennu na palla di focu.
Avi lu visu stancu e strapazzatu
e ‘ssulamenti voglia di durmiri.
E sbadigliannu si distenni tutta
supra lu grembu di l’onda marina.
La duci cantalena di lu mari,
summissa vuci di l’umanità,
è storia, nuvella senza fini…
Na’ ninna nanna ni l’eternità.
Tra stu cuncertu di noti d’incantu,
la luna s’addrummisci pianu pianu.
Ju sulu restu svegliu e prigiuneru
di stu misteru ca dumina ‘ntornu.

 

 

NOTTE D’ESTATE


Silenzio,
divina sinfonia d’infinito…!
L’eco di questa pace senza fine
mi chiude nella morsa di un mistero.
Il cuore mio, come frantumato,
mi fa sentire un granellino di sabbia,
una cosa senza storia né senso,
dispersa nell’oceano infinito.
Ascolto attorno… Sento solamente
i miei sospiri ed il palpitar dell’onda.
Mi assale allora l’incubo del nulla
e la sensazione deprimente
d’essere solo in tutto l’universo.
Ma all’improvviso che gran meraviglia!
appare in cielo un fascio di luce,
che l’animo rischiara e la natura.
E subito da dietro la collina
spunta sorridendo una palla di fuoco. (la luna)
Ha il viso stanco e strapazzato
e solamente voglia di dormire.
E sbadigliando si distende tutta
sopra il grembo dell’onda marina.
La dolce cantilena del mare,
sommessa voce dell’umanità,
è storia, novella senza fine…
una ninna nanna nell’eternità.
In mezzo a questo concerto di note incantate,
la luna s’addormenta piano piano,
io solo resto sveglio e prigioniero
di questo mistero che domina intorno.

 


Commento alla poesia Notti d’estati”

E’ una notte di plenilunio. Una quiete infinita pervade la natura circostante. L’austerità di quella pace risuona nell’animo come un’ineffabile sinfonia d’eterno. Ma proprio questa serenità sconfinata chiude il poeta nella morsa di un mistero inesplicabile. Il cuore rarefatto e frantumato dall’immensità del creato lo ridimensiona al punto da sentirsi evanescente, una cosa senza storia né senso, un granello di sabbia disperso negli abissi dell’oceano smisurato. Preso dallo sgomento, guarda attorno nella speranza di avvertire un segno di vita qualsiasi, un appiglio che lo aiuti a placare il suo animo pieno di angoscia. Riesce a percepire solamente i suoi sospiri carichi di ansietà e il monotono fluttuare dell’onda marina. Assalito dall’incubo del nulla, prova l’opprimente sensazione d’essere rimasto solo in tutto l’universo. Ma l’improvvisa comparsa in cielo di una fascia di luce, rischiara l’animo e la natura. Ecco! Dalla sommità della collina, si affaccia la luna con un sorriso malinconico diffuso nel volto, che nasconde la sua stanchezza, per avere viaggiato per monti, mari, boschi e deserti. Ha tanta voglia di riposare e così sbadigliando si distende completamente sul grembo dell’onda marina inargentata dai riflessi della sua luce. Il mare, col suo cadenzato ondeggiare, intona una dolce cantilena che il poeta recepisce come la voce sommessa dell’umanità nel corso dei secoli, di cui egli stesso fa parte e in cui si sente coinvolto. Voce che, nell’austerità del silenzio infinito di quella notte di luna piena, sembra riaffiorare per rievocare con pacatezza il perpetuarsi inesauribile delle alterne vicende umane. Storia, miti e leggende che, per quanto eclatanti, al confronto dell’eternità, hanno la valenza temporale di un attimo fugace, la durata impercettibile di un solo movimento fluttuante dell’onda marina (na’ ninna nanna ni l’eternità.)

 

 


 













 
 

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